– barto nell'HomeOffice

Anche il team barto lavora da casa Nel rispetto del motto della confederazione «restate a casa», il nostro team è in home office. É della massima importanza che tutti rimangano sani e noi non vogliamo mettere in pericolo gli altri con viaggi che possono essere evitati. Grazie alla moderna tecnologia, la Barto AG può proseguire il proprio lavoro e continuare a garantire il supporto a tutti i clienti. Anche i dipendenti del numero verde per il supporto 0848 933 933 lavorano attualmente da casa. Per telefono, ma anche con la posta elettronica, siamo facilmente raggiungibili e se non rispondiamo subito, vi preghiamo di comprendere la situazione straordinaria che mette a dura prova noi tutti. Vi auguriamo il massimo dell’energia. Riguardatevi e state bene! Ce la faremo!

Colette Basler
26 marzo 2020

Dichiarazioni relative all’HomeOffice

 

Jürg Guggisberg (Direttore) 

«Per fortuna sono piuttosto ben attrezzato a livello IT. Mia madre, che ha più di 80 anni, vive in casa sua e le faccio le commissioni, cercando di ridurre i contatti con l’esterno al minimo indispensabile. Telefono, posta elettroinca, Skype e MS-team sono buoni canali di comunicazione, ma non possono sostituire completamente i numerosi e brevi colloqui in ufficio e lo scambio 1:1 con i partner commerciali.»

 

Marco Mattmann (Vicedirettore) 

«Per me è chiaro che devo attenermi alle raccomandazioni dell’UFSP, quindi lavoro da casa quando questo è possibile. Grazie alle opportunità offerte dalla tecnologia riesco a lavorare in modo efficiente nell’HomeOffice e a discutere in modo efficace diversi argomenti con i partner attraverso le videoconferenze. Rimanete sani: insieme vinceremo questa battaglia! »

 

Colette Basler (Content-Manager)

«Mi piace di tanto in tanto uscire all’aria aperta o rilassarmi dopo una lunga videoconferenza per poter far respirare il cervello. Questo non è possibile in ufficio. L’HomeOffice però non può sostituire per me i contatti sociali e sono convinta che nel mio lavoro sia ideale una fusione tra HomeOffice e presenza sul posto, anche dopo il coronavirus.» 

 

Urs Galliker (Product Manager)

«Essendo diventato da poco papà per la seconda volta e avendo approfittato del congedo parentale in parte per mezza giornata, ho fatto molto HomeOffice anche prima del coronavirus. Andavo in un bar vicino, che è veramente perfetto per lavorare. Sicuramente più tranquillo che con due bambini in casa. Ma ora con il coronavirus la storia è cambiata. In particolare per le telefonate ora devo recarmi sul balcone o andare in auto. Sul balcone gli uccelli cinguettano e la scorsa settimana mi sono persino preso una leggera scottatura solare. Quando sul balcone fa troppo freddo, mi vado a sedere in auto. In linea di massima riesco a lavorare bene ovunque, che sia in ufficio, in soggiorno, in un bar o sul balcone. Il luogo di lavoro è secondario per la produttività.»